LE REGOLE DEL GIOCO

Come ho cominciato, come si comincia, un progetto che poi diventa IL PROGETTO???

Come lo si porta nel MONDO???

A pensarci dopo praticamente 28 anni mi sembra tutto cosi’ chiaro, limpido e cosi’ semplice. Adesso tutto e’ piu’ eveidente, ma quando e’ iniziato il viaggio non lo era per niente.

Sinceramente devo pero’ anche dire di non aver mai sofferto questa decisione, di non averla mai vissuta con ansia e preoccupazione, ma solo con entusiasmo e con un pizzico di incoscienza.

Era SEMPLICEMENTE giusto farlo.

E io ci sono stato a questo gioco e alle sue regole. Seguirle mi ha dato soddisfazioni incredibili.

Sono sempre stato, cosi’, pronto a buttarmi. Non ho mai avuto problemi nel gestire il rischio di nuove situazioni e non ho mai pensato troppo ad un possibile insuccesso o delusione. Non so se sia giusto o sbagliato ma tant’e’.

Ma come e’ cominciato tutto?

Cronologicamente si puo’ mettere il 1996 come data di inizio della mia avventura di “agente”, “venditore”, “ambasciatore”, “comunicatore”, “cantastorie del vino” in Paesi lontani….fate voi, usate la parola che piu’ vi aggrada.

Un produttore a cui sono legato in modo indissolubile (ho messo la foto e un frase nel mio primo articolo) e da un affetto vero e sincero, Domenico Clerico, si definiva “Passeggiatore di Vigne”. Ecco questa definizione calza a pennello. Il mio viaggiare per il Vino e con il Vino e’questo PASSEGGIARE.

E I motivi per cui ho iniziato tutto questo derivano sicuramente per prima cosa da cio’ che la mia Famiglia ha sempre fatto.

Avendo un Papa’ enologo, classe 1943, diplomato all’Enologica di Alba nel 1963, quando questa iconica scuola era il punto di riferimento, era “la Scuola” enologica con la S maiuscola, mi ha certamente facilitato nella scelta di un cammino.

Ma passare dai primi passi come venditore in Italia, nella zona di Milano, a luoghi come Singapore, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Indonesia, Taiwan, Tailandia, Malesia, Cina e vari Paesi in Est Europa alla fine degli anni 90′, quando praticamente nessuno all’epoca lo faceva e’ stato un bel cambiamento.

A pensarci bene alla fine si tratta di fare le stesse cose, se vengono fatte per bene e con coscienza. Se fatte lontano da casa, dagli affetti, per lunghi periodi, fatte in una lingua diversa e rivolte a persone con culture e mentalita’ diverse, ma pur sempre le stesse cose…si parla sempre di campagna, vigne, uva, vino, produttori, di filosofie, di sogni e visioni e soprattutto di progetti a lungo termine.

Ecco, questo punto, e’ il fondamento per me del mio lavoro e del mio stesso progetto professionale di vita e cioe’ bisogna sempre lavorare pensando a lungo termine, pensando che quello che fai adesso avra’ frutti nel tempo e che dureranno, e’ come muovere a scacchi gia’ vedendo molte mosse avanti.

Il lavorare per costruire a lungo termine relazioni di lavoro e personali fa si che non ci si leghi a mode, trend e situazioni troppo variabili nel tempo. Fa si che la tua professionalita’ venga riconosciuta nel tempo.

Per far tutto cio’ non bisogna pero’ dimenticare che le basi devono essere solide. Basi fatte di conoscenze, di esperienze, di sapere discernere, di disponibilita’, di sensibilita’, di continua sperimentazione e soprattutto basi rette dall’essere sempre e comunque una brava persona.

In questo si basa la nostra vita. Non e’ possibile per quanto riguarda me avere successo, fare qualsiasi cosa di buono, avere relazioni autentiche se prima non si e’ “BRAVE PERSONE”.

E intendo brave persone per come e’ inteso dai nostri Genitori e lo era dai nostri nonni: a 360 gradi.

Quello che sto scrivendo potrebbe essere considerato “vecchio”, banale, o come si dice oggi da boomer, ma, ragazzi, senza essere delle persone brave, oneste, sincere, attente e disponibili, non si puo’ arrivare a nulla che possa essere chiamato GRANDE, UNICO, BELLO, DI VALORE, DI SPESSORE, DUREVOLE…

Non si puo’, semplicemente, onestamente.

Alla fine Tutti possono riuscire nei loro sogni e progetti, basta averli (prima cosa :)) e sapere che le regole ci sono e vanno accettate, rispettate e seguite…E Il resto viene da se.

#salutesempresalute

Roccolo Grassi Amarone della Valpolicella
Yung Kee Restaurant Hong Kong

SI INIZIA…BENVENUTI!

Eccomi qua, eccomi di fronte alla prima pagina bianca di questo mio nuovo progetto…

In realta’ mi sento un po’, come dire, “datato”, solo a pronunciare la parola Blog.

Non sono piu’ di primo pelo e ormai da 30 anni mi trovo ad arrabbattarmi ed orientarmi nel vasto, seppur piccolo, mondo vitivinicolo, composto di piccoli produttori artigianali e veri viticoltori.

Ma ho deciso di provare, di provare a scrivere di quello che faccio, di quello che provo riguardo al vino e al mondo che gli gira intorno e soprattutto di provare a raccontare quello che il vino suscita in me e nei suoi protagonisti. Alla fine siamo tutti protagonisti qua. Chiunque si avvicini ad un bicchiere di vino, anche a sua insaputa, inconsciamente, viene trascinato in questo mondo che e’ un po’ di tutti noi, cresciuti fin da piccoli vedendo sempre un bicchiere di vino sulla tavola dei nostri genitori e nonni.

Un mondo a parer mio semplice, complesso si, ma pur sempre semplice.

Perche’ dico semplice? Perche’ per me tutto cio’ che scaturisce dalle emozioni, dal sentire interiore delle cose e’ semplice, perche’ e’ nostro e intimo. Provare a raccontarlo non e’ facile, ma credo che lo si possa fare raccontando, prima di tutto e in modo assolutamente sincero, cosa si provi. Poi ci sta la parte tecnica, l’approccio in dettaglio al prodotto vino con tutte le sue varie sfaccettature.

Ma alla fine il cerchio si chiude, il punto di partenza, cioe’ l’emozione che un bicchiere di vino ti da diventa per forza il punto di arrivo creando un loop che si ripropone sempre, ma mai uguale a se stesso.

Questo e’ quello che capita a me da sempre, da quando sono approdato in questo mondo, alle volte parallelo, nella vita di tutti I giorni, facendolo mio, creandoci intorno tutta la mia vita professionale.

Mai fermarsi, mai smettere di sperimentare, conoscere ed essere sempre liberi il piu’ possibile per poter anche dire la propria, criticare quando occorre, punzecchiare e stuzziacare chi di questo unico prodotto ha fatto la sua vita e la sua passione.

Quindi se a voi va “io ho posto in macchina” e quindi possiamo partire insieme.

Un Caloroso benvenuto a tutti,

Dome

P.S. per chi volesse e avesse tempo, tanto di quello che scrivero’ puo’ essere anche visionato sul mio Canale YouTube. Sarebbe bello avervi come compagni di viaggio anche li.

Qui il link:

www.youtube.com/@domewines

La prima persona nel Mondo del Vino che mi ha voluto bene e che mi ha preso per mano

Domenico Clerico

English version:

Here I am, facing the first blank page of my new project…

In reality, I feel a bit, how should I say, “dated” just pronouncing the word Blog.

I’m not exactly young anymore, and for 30 years now I’ve been struggling and finding my way in the vast, albeit small, world of wine, made up of small artisanal producers and true vigneron.

But I’ve decided to try, to try writing about what I do, what I feel about wine and the world that revolves around it, and above all, to try to tell what wine stirs in me and its protagonists. In the end, we’re all protagonists here.

Anyone who approaches a glass of wine, even unknowingly, unconsciously, gets dragged into this world that belongs a bit to all of us, having grown up seeing a glass of wine on our parents’ and grandparents’ table since childhood. A world that in my opinion is simple, complex yes, but still simple.

Why do I say simple? Because for me, everything that springs from emotions, from the inner feeling of things is simple, because it’s ours and intimate. Trying to tell it isn’t easy, but I believe it can be done by telling, first of all and in an absolutely sincere way, what one feels.

Then there’s the technical part, the detailed approach to wine as a product with all its various facets. But in the end, the circle closes, the starting point, that is, the emotion that a glass of wine gives you, necessarily becomes the arrival point, creating a loop that always repeats itself, but never the same.

This is what has always happened to me, since I landed in this world, at times parallel to everyday life, making it my own, building my entire professional life around it. Never stop, never cease experimenting, knowing, and always being as free as possible to also express your own opinion, criticize when necessary, prod and provoke those who have made this unique product their life and passion.

So if you’re up for it, “I have room in the car” and therefore we can start together. A warm welcome to all, Dome

P.S. for those who want and have time, much of what I will write can also be viewed on my YouTube Channel. It would be nice to have you as travel companions there too.

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